Come insonorizzare gli ambienti in fai da te

2022-06-25 07:38:44 By : Ms. Gina Wu

A volte insonorizzare una stanza è necessario, anche semplicemente per creare un piccolo spazio di lettura e non essere disturbati dai vicini. Oppure per realizzare uno studio di registrazione senza arrecare danni acustici a terzi. Premettiamo che è sì un lavoro adatto al fai da te, ma non è facilissimo e ci vorrà un minimo di manualità e tanto olio di gomito.

Ci sono vari modi per ottenere una camera insonorizzata e tanti materiali, ognuno con le proprie peculiarità. Per esempio, una fascia tagliamuro, oppure i pannelli fonoassorbenti sono utili per bloccare le frequenze alte, ma totalmente inutili per bloccare la propagazione dei bassi.

In base all'attività che si dovrà svolgere nella stanza da isolare, ci vorrà un tipo differente di isolamento. La prima cosa da sapere è che pareti lisce e angoli a 90 gradi fanno a botte con una buona sonorità ambientale. Basterà chiudere gli occhi e immaginarsi un teatro con tutte le sue strutture curve e pesanti teli per separare le quinte. Viene da se però che se si deve solo suonare una chitarra acustica basterà un intervento minimo mentre se si deve comporre musica elettronica dove i bassi la fanno da padrone, l'intervento dovrà essere molto più radicale, partendo dall'isolamento acustico pareti. L'insonorizzazione è anche importante per la qualità del suono per chi si trova dentro la stanza. Sia per i puristi della musica o per chi per lavoro avrà bisogno di una pulizia sonora perfetta (come ad esempio i doppiatori). Iniziamo quindi con l'elencare quali sono le parti da isolare:

Il rimedio principe, ovviamente, sarà quello di insonorizzare tutti questi elementi ma in generale molto dipende dal tipo di attività che si vorrà svolgere nella stanza. Ad esempio, se si vuole una stanza per allenarsi sarà sufficiente insonorizzare il pavimento. Per contro meglio insonorizzare tutte le superfici nel caso si desideri una sala di registrazione. .

Questi sono tutti i materiali che si potranno utilizzare per l'isolamento acustico di pareti, soffitti e pavimenti. Ognuno di questi ha dei pro e dei contro e sarà da valutare il loro utilizzo caso per caso:

Per interventi minimi in stanze che non dovranno assordire chissà quali suoni sarà possibile intervenire installando dei semplici pannelli fonoassorbenti per insonorizzare una parete.

Solitamente sono venduti in forma quadrata da 30x30 cm. Questi speciali pannelli però assorbiranno solo le frequenze alte (una chitarra elettrica ad esempio). Per i bassi invece serviranno dei bass traps che dovranno essere installati negli angoli della stanza. Questo tipo di frequenze si propagano molto facilmente in queste zone, provocando non poco disagio a eventuali vicini. Qualche accortezza anche per le vibrazioni, nel caso di casse da terra o batterie. In questo caso sia le casse che la batteria dovranno essere appoggiate su di un materiale fonoassorbente per evitare che le vibrazioni si propaghino per tutto lo stabile.

Questa è una soluzione molto efficace ma di realizzazione relativamente difficile. Uno dei rischi di questo tipo di intervento è che le vibrazioni potrebbero propagarsi alle strutture esistenti se non effettuate a regola d'arte.

Per evitare questo fenomeno che andrebbe a inficiare tutto il lavoro, bisognerà utilizzare un nastro orditura cartongesso che separi la struttura portante della controparete di circa 1 cm, dalla parete su cui verrà installata. La struttura autoportante della controparete può essere realizzata sia in legno che in metallo ma per il fai da te consigliamo la seconda soluzione. Il cartongesso è un materiale molto facile da utilizzare, formato da pannelli facilmente montabili su una struttura metallica. Queste pareti possono avere uno spessore che varia dai 5 ai 15 cm. Per avere un'insonorizzazione ad hoc più spessa funzionerà a patto ovviamente di avere lo spazio sufficiente. Internamente alla struttura ci saranno dei vuoti che potranno essere riempiti con il materiale scelto.

Le guide base formeranno una grossa cornice che seguirà l'andamento degli angoli di pareti, soffitto e pavimento. Come detto, questo elemento va separato da una distanza di circa 1 cm dalla struttura. A questo punto ,con una livella o con un filo a piombo si dovrà procedere all'installazione delle guide, che dovranno essere messe a una distanza tale da permettere l'inserimento del materiale isolante. Prendere, quindi, preventivamente le misure dei pannelli fonoassorbenti scelti. A questo punto si potranno applicare i pannelli di cartongesso avvitandoli sulla struttura metallica precedentemente costruita. Rifinire stuccando le giunture.

I soffitti in cemento sono abbastanza difficili da isolare. Installare ulteriori strati di cartongesso oltretutto risulterà decisamente inutile e complicato. Si può ovviare a questo installando un controsoffitto con isolante in vetroresina oppure semplicemente con un'intercapedine d'aria. Ancor più semplice, visto che questa superficie sarà soprattutto soggetta al bombardamento delle frequenze alte, è rivestire il soffitto con pannelli fonoassorbenti. Per isolare il soffitto di una stanza quest'ultima soluzione è sicuramente la più indicata, sia per quanto riguarda la facilità di realizzazione, sia per il costo.

Come accennato l'isolamento del pavimento è necessario solamente se sotto è presente qualcuno altrimenti questo passaggio può anche essere saltato. Esistono molti metodi per effettuare quest'operazione, da quelli più semplici e meno invasivi a metodi più complessi.

Tra i più semplici troviamo l'utilizzo dei tappeti a puzzle. Esattamente, stiamo parlando proprio dei tappeti che si usano per far giocare i bambini o nelle sale fitness. Questo tipo di copertura ad alta densità è molto semplice da montare e proteggerà soprattutto da rumori come urti e vibrazioni. Questa è la soluzione più economica, adatta sia per l'assorbimento di rumori aerei (voci e musica) che quelli da impatto e da vibrazioni. Comunque, anche dei semplici tappeti pesanti possono aiutare ad assorbire il suono, migliorando sia l'acustica della stanza, sia l'isolamento.

L'isolamento migliore però si potrà avere realizzando un pavimento rialzato ma in questo caso bisognerà chiamare una ditta specializzata. Esattamente come le contropareti, questo pavimento avrà uno scheletro in metallo che verrà riempito con materiali fonoassorbenti. Un'altra soluzione potrebbe anche essere quella di rivestire il pavimento con il sughero. È un materiale ecologico ed estremamente funzionale. Ha solo due grandi difetti: il costo e la scarsa resistenza al calpestio. Questo materiale risulta anche particolarmente adatto per pareti insonorizzate, anche perché come si vede dalla foto, può essere un ottimo elemento di design, adatto per camere da letto o saloni. Infine, una soluzione comoda, molto economica e di facile realizzazione è l'installazione di un rivestimento in feltro, che oltretutto sarà un ottimo materiale antiscivolo. Nel video precedente sono illustrati tutti i passaggi per una perfetta installazione. Molto economico, certo, ma decisamente poco elegante a vedersi.

Sulla controparete isolante si potranno anche applicare pannelli fonoassorbenti per migliorarne le performance, ma non solo. Elementi di arrendo come librerie e tende pesanti, creeranno una barriera sonora aggiuntiva. È bene ricordare che anche porte e finestre tenderanno a far uscire le onde sonore attraverso gli spiragli. La soluzione più economica per quel che riguarda le porte è quella di sistemare un paraspifferi. Certo, se si tratta di vecchi infissi sarà praticamente inutile, quindi è bene pensare di acquistarne di nuovi. Per questo genere di impiego i migliori in assoluto sono infissi dotati di vetri multipli e guarnizioni. Qui però si esce fuori dal fai da te perché sarà indispensabile chiamare un'azienda specializzata.

Un buon trucco per schermare le finestre (sia in entrata che in uscita) sarà quello di installare tende pesanti o addirittura fonoassorbenti. Queste possono assorbire l'onda sonora restituendone solo una minima parte. Utilissime sia per schermarsi dai rumori esterni che per eliminare il riverbero e la fuoriuscita di rumori all'esterno.

La legge in questo frangente non è chiarissima infatti tecnicamente non impedisce a nessuno di far rumore dentro la propria casa. Il rumore, è pur vero, deve essere tollerabile dal vicinato ma entro un certo numero di decibel si può stare tranquilli. Ma qual è esattamente questa soglia? Qui la legge si fa abbastanza lacunosa perché non definisce quale sia effettivamente la soglia massima di decibel consentiti. Come scritto sopra si usa la parola intollerabile che però andrà definita dal giudice per ogni caso. La giurisprudenza quindi ha stabilito il cosidetto limite differenziale. In pratica, di giorno i rumori non devono superare i 5 Db rispetto ai rumori esterni (traffico, automobile etc.) mentre di notte questo limite si abbassa a 3 Db. In questa maniera lo Stato ha esteso la legge sull'inquinamento acustico anche ai privati cittadini. Alcuni condomini potrebbero modificare gli orari di silenzio nel regolamento di condominiale. Caso comune è quello di grossi agglomerati di villette a schiera fuori città.

Anche qui bisognerà andare caso per caso. il Codice Civile infatti stabilisce che:

In pratica il rumore può essere classificato per intensità. Ovviamente più questo è forte più tenderà a diventare intollerabile. La Cassazione sostiene che:

Il vero problema di questo iter è che si sà, spesso non corre buon sangue tra condòmini, quindi si rischierà di incorrere in multe anche se il rumore è effettivamente tollerabile. Quando, invece, un rumore si protrae per molto tempo si parla di persistenza. Una singola canzone suonata alle cinque del pomeriggio non è considerata intollerabile, invece, suonare lo stesso strumento per quattro ore in piena notte lo diventa. Qui entra in gioco pure il discorso dell'orario. Il rumore di una lavatrice viene considerata tollerabile il pomeriggio ma non in piena notte. Infine, l'ultimo parametro è la collocazione dell'edificio. In un grosso centro urbano la tollerabilità sarà sicuramente maggiore rispetto a un paesino montano di mille abitanti.

Per far scattare il reato di disturbo alla quiete pubblica, bisogna appunto arrecare danno effettivo a un pubblico. Quindi, se il rumore arrecherà disturbo solo a 2 o 3 famiglie il problema non dovrebbe porsi. Per contro, però, potrebbe esserci un procedimento civile e il giudice potrà procedere in due modi differenti:

Se il rumore invece è intollerabile per tutto lo stabile scatta il reato e si entra nell'ambito penale:

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