Splitter, switch e matrici HDMI: cosa fanno e come sceglierli | 01smartlife

2022-06-25 07:32:18 By : Ms. Polly Zhao

Splitter, switch e matrici HDMI servono a “moltiplicare” l’unica presa HDMI di Tv, monitor, videoproiettori, decoder e lettori Blu-ray, in ingresso oppure in uscita. Come sono fatti? Quali sono le funzioni e le dotazioni più importanti? Le risposte in questo articolo con i nostri consigli per gli acquisti.

Negli anni 80 e 90 tutti i televisori erano dotati di una o due prese Scart, anche tre nei top di gamma, più che sufficienti per collegare i pochi apparecchi in circolazione come VCR, decoder satellitari e console videogiochi di prima generazione.

Con l’arrivo del DVD e dei decoder digitali terrestri e satellitari, una o due Scart si sono rivelate insufficienti e sono comparse le prime ciabatte multi-Scart con pulsantiere meccaniche o elettroniche che servivano a commutare più ingressi su una sola uscita e garantire il passaggio dei segnali audio-video tra VCR, DVD e TV per la registrazione e la visione delle videocassette e dei dischi.

Con l’avvio della “rivoluzione digitale” che ha portato alla nascita dello standard HDMI, alla morte (lenta) della Scart e al moltiplicarsi dei dispositivi audio/video digitali, la questione è tornata alla ribalta. Solo i televisori di fascia medio-alta sono dotati di tre o quattro HDMI mentre quelli più economici si fermano a una o due.

Altri apparecchi come i monitor e i videoproiettori, indipendentemente dalla fascia di prezzo, hanno solo una o due HDMI, mentre decoder, lettori Blu-ray, box Android e dongle Smart Tv hanno quasi sempre una sola HDMI.

Quando si ha bisogno di collegarli a due diversi display o dispositivi (es.: Tv e videoproiettore, Tv e scheda di acquisizione), è necessario spostare ogni volta il cavo HDMI con il rischio di danneggiare la presa o la spina. Senza contare, poi, che molti apparecchi sono inseriti nei mobili o appesi a parete (Tv) e l’accesso alle HDMI posteriori è spesso difficoltoso.

Per superare queste limitazioni e ampliare le possibilità di collegamento tra sorgenti e display, anche in modo intelligente e incrociato, sono nati i commutatori, i moltiplicatori e i distributori HDMI, conosciuti anche come switch, splitter e matrici.

Si tratta di dispositivi più intelligenti e sofisticati delle vecchie ciabatte Scart o multiprese Cinch RCA, dove i selettori e i collegamenti erano meccanici e diretti, senza alcun circuito di amplificazione o filtro antidisturbo.

La gestione e la distribuzione dei segnali audio/video digitali e dei flussi dati di controllo richiede infatti circuiti elettronici di una certa complessità necessari a preservare le caratteristiche del flusso di bit nativo e garantire le stesse prestazioni di un collegamento HDMI via cavo.

Lo splitter HDMI (chiamato anche “sdoppiatore HDMI” o “distributore HDMI”) ha un ingresso e due o più uscite HDMI per collegare a una sorgente (es.: decoder, box Android Tv) due o più display (Tv, monitor, videoproiettore, modulatore DTT HD, ecc.) in simultanea.

Non si limita a duplicare il segnale ma, diversamente da quanto accadeva con gli splitter Scart, effettua anche un trattamento ai segnali audio/video digitali allo scopo di preservarne la qualità e la corretta identificazione da parte di Tv, monitor, ecc.

Gli splitter HDMI di ultima generazione supportano gli standard più avanzati come l’HDMI in versione 2.0 o 2.1, i formati video Ultra HD 4K a 30 o 60Hz, quelli audio multicanale come il DTS-HD e il Dolby Atmos, i sistemi di protezione anticopia HDCP, il canale di ritorno audio (ARC) e la commutazione centralizzata (CEC).

I modelli più sofisticati sono addirittura in grado di adattare le uscite alle capacità del display (Downscaling) trasformando il formato nativo 4K@60Hz in 1080p@50Hz sull’uscita collegata a un Tv Full HD e mantenendo il 4K@60Hz sull’uscita del videoproiettore Ultra HD.

Se ciò non fosse possibile, la trasformazione da 4K a Full HD viene effettuata dallo stesso display ma solo se il suo ingresso HDMI supporta i segnali Ultra HD 4K (dalla versione 1.4 in poi).

Gli splitter non possono invece fare l’upscaling, ovvero il passaggio dall’HD o dal Full HD al 4K.

Alcuni modelli sono addirittura in grado di filtrare le protezioni anticopia HDCP per collegare le sorgenti “protette” (come le console videogame e i decoder Sky/tivùsat) anche a Tv e schede di acquisizione che non supportano l’HDCP.

Quando si ha la necessità di collegare due o più sorgenti ad una o due destinazioni come Tv, monitor, videoproiettore o modulatore DTT HD (tutte con un solo ingresso HDMI) è necessario utilizzare lo switch HDMI.

La principale differenza tra lo splitter e lo switch HDMI è nella direzione dei segnali: mentre lo splitter preleva l’unico segnale in ingresso e lo moltiplica in uscita, lo switch preleva e seleziona i segnali in ingresso e li instrada sull’unica uscita tramite un selettore manuale o automatico.

Esistono anche apparecchi “ibridi” con la doppia funzione di switch e splitter (bidirezionale) a seconda delle impostazioni e dei collegamenti effettuati.

Gli switch HDMI sono dotati di due o più ingressi (fino a 16) per altrettante sorgenti e una o due uscite “gemelle” per Tv, monitor, videoproiettori, modulatori DTT HD, schede di acquisizione, ecc.

In alcuni modelli sono presenti anche le uscite audio analogiche e/o digitali (S/PDIF ottica/coassiale, cinch, mini-jack) per separare il flusso audio da quello video e indirizzarlo a amplificatori Hi-Fi oppure Home Cinema, diffusori attivi, ecc.

Per scegliere manualmente la sorgente si deve premere il pulsante corrispondente all’ingresso HDMI (es.: 1 – decoder SAT) o quello singolo (Select) che attiva in sequenza gli ingressi a disposizione.

Nei modelli dotati di autorilevamento degli ingressi, la commutazione avviene anche automaticamente quando si accende la sorgente collegata a uno degli ingressi (ad esempio il decoder Sky sull’HDMI 1) mentre le altre sono spente.

Molti switch HDMI sono dotati di telecomando per la scelta della sorgente quando ci si trova nella stessa stanza, ad esempio sul divano del salotto.

Se la selezione degli ingressi HDMI e il totale controllo dell’apparecchio sorgente (zapping canali Tv, contenuti, menu, ecc.) avviene da un’altra stanza, è necessario ricorrere ai ripetitori di telecomando via radio (RF come questo) oppure attraverso il cavo coassiale dell’antenna terrestre con una portata che varia da pochi metri a centinaia di metri.

Anche gli switch supportano le tecnologie e gli standard video più recenti come il 4K a 30 o 60 Hz, l’HDR (HDR10, HDR10+, Dolby Vision, ecc.), l’audio surround (Dolby Atmos, DTS-HD, ecc.), le versioni 2.0 e 2.1 dello standard HDMI, ecc.

I commutatori HDMI più sofisticati (e costosi) non si limitano a gestire due o più sorgenti inviandole ad una sola destinazione ma permettono di creare un vero e proprio sistema di distribuzione video matriciale grazie a due o più uscite indipendenti.

Lo switch matriciale (detto anche Matrice HDMI) può inviare, ad esempio, la sorgente HDMI 1 all’uscita HDMI 1 e/o 2, la sorgente HDMI 2 all’uscita HDMI 3 e la sorgente HDMI 3 all’uscita HDMI 2, sempre in totale autonomia oppure con abbinamenti multipli (es.: una sorgente su due o più destinazioni).

In questo modo si possono vedere i canali SAT (decoder), i contenuti VOD/IPTV (Box Android Tv) e le riprese delle telecamere di videosorveglianza (DVR/NVR) su uno o più monitor, Tv o videoproiettori di casa semplicemente premendo uno o più pulsanti dello switch matriciale, combinando ingressi e uscite come nelle sale controllo degli studi televisivi.

Quando lo splitter e lo switch (normale o matriciale) sono impiegati nella distribuzione audio/video in una o più stanze di casa, è importante scegliere cavi HDMI di qualità e non superare la lunghezza massima prevista dal costruttore per entrambe le tratte del cavo (es.: dalla sorgente allo switch e da questo al display).

Alcuni produttori consigliano di non superare i 10 metri di lunghezza complessivi (es.: 3 metri dalla sorgente allo splitter e 7 metri dallo splitter ai display), ovvero la misura massima di un cavo HDMI di buona qualità.

Fino a 1-1,5 metri di lunghezza, i cavi sono (quasi) tutti uguali ma è comunque preferibile utilizzare prodotti di marche conosciute con un’adeguata sezione dei cavi e un’eccellente schermatura.

Al crescere della lunghezza, la qualità costruttiva, quella dei materiali e la schermatura diventano via via sempre più importanti.

Se la distanza tra sorgenti e display supera i 10-15 metri bisogna optare per altre soluzioni come i cavi HDMI con amplificatore integrato (anche in fibra ottica), i trasmettitori HDMI wireless e gli adattatori HDMI-Ethernet e HDMI-PLC.

Per ulteriori informazioni sui cavi HDMI e i bollini che certificano le loro prestazioni vi invitiamo a leggere questo articolo.

Audio/Video, guida ai cavi, ai connettori e alle prese

Una volta selezionata la tipologia di prodotto tra switch (più sorgenti per un display), splitter (una sorgente per più display) o matrici HDMI (combinatore sorgenti/display), la scelta del modello compatibile con le vostre esigenze deve tenere conto di alcuni parametri.

I principali sono il numero di ingressi/uscite per sorgenti e display, la compatibilità con i segnali video 4K (@30Hz in presenza di HDMI 1.4 o 60Hz per HDMI 2.0/2.1), le funzionalità e le dotazioni extra (scaler, HDCP Remover, telecomando IR, ecc.).

Per aiutarvi nella scelta abbiamo selezionato 7 modelli tra switch, splitter e matrici con prezzi a partire da soli 12,99 euro, adatti non solo per l’uso domestico ma anche professionale (uffici, negozi, ecc.).

VWRHar HW-002 è uno switch plug&play compatto, realizzato in alluminio e dotato di un pulsante per commutare una delle due sorgenti HDMI verso l’uscita a disposizione (Tv, monitor, videoproiettore, ecc.).

È anche bidirezionale (1in/2 out) ma, diversamente dagli splitter, non può pilotare due diversi display con una sola sorgente. Supporta tutti i formati video fino al 4K@60Hz, l’HDR, la protezione HDCP 2.2 e non richiede un’alimentazione esterna perché utilizza la tensione che circola nei cavi HDMI.

UGreen 80125 è uno switch da tavolo con tre ingressi HDMI 1.4 (decoder, PC, dongle HDMI) e una uscita sempre in versione 1.4 (max 4K@30Hz o Full HD 1080p@60Hz).

La scelta degli ingressi si effettua con il pulsante integrato, con il telecomando IR in dotazione oppure in automatico con scansione ciclica (HDMI1 > HDMI2 > HDMI3 > HDMI1 > …) fino a quando lo switch non “sente” che una delle sorgenti è accesa.

Si alimenta direttamente via HDMI ma è disponibile anche una porta Micro-USB per l’alimentazione esterna (5Vcc).

Lo splitter Neefeaer SP-1218FBA permette di visualizzare una sorgente su quattro display in simultanea, ad esempio il decoder SAT su 2 televisori, 1 monitor e 1 videoproiettore.

Supporta i formati 4K@30Hz e Full HD 1080p@60Hz (HDMI 1.4), è dotato di un pannello a led per il monitoraggio dell’ingresso, delle uscite e dell’alimentazione (esterna 5Vcc via USB).

È compatibile con la protezione HDCP 1.4 ma è anche in grado di filtrarla se uno o più display collegati in uscita non la supportano.

Lo switch Ruipoo 2in1 8K è la soluzione ideale per collegare due sorgenti Ultra HD 4K o 8K (decoder Sky Q, lettore Blu-ray UHD, console PS5, ecc.) ad un solo Tv/monitor/videoproiettore dotato con ingresso HDMI 2.1 singolo. La commutazione tra le due sorgenti avviene con il tasto Select (no telecomando IR).

Supporta una velocità di trasferimento fino a 48Gbps ed è retrocompatibile con tutte le versioni HDMI precedenti (2.0, 1.4, ecc.). Per garantire prestazioni ottimali si consiglia l’uso di cavi HDMI certificati con lunghezza massima di 3-5 metri (10 metri totali tra collegamenti di ingresso e uscita).

Anche questo switch può prelevare l’alimentazione dai cavi HDMI oppure essere collegato ad una sorgente esterna a 5Vcc (es.: USB).

Lo splitter ESYNiC HDMI 2.0 permette di collegare una sorgente Ultra HD 4K con uscita HDMI 2.0 (es.: SkyQ, Fire TV Stick 4K MAX) a due diversi display in contemporanea, come il televisore 4K (per l’utilizzo quotidiano) e il videoproiettore 4K per gustarsi film e serie Tv come al cinema.

Supporta i contenuti HDR, la protezione HDCP 2.2 e quasi tutti gli standard audio bicanale e multicanale (es.: DTS-HD, Dolby TrueHD, ecc.). Sono presenti alcune spie led per il monitoraggio di ingressi, uscita e alimentazione (via HDMI o esterna con cavo USB in dotazione).

Per ottenere i migliori risultati, il produttore consiglia l’utilizzo di cavi HDMI certificati con lunghezza massima totale di 10 metri (es.: 3 metri HDMI in, 7 metri HDMI out).

Lo switch CT205/7 di Alpha Elettronica, azienda italiana specializzata nei sistemi di distribuzione audio/video consumer e professionali, può gestire fino a 5 sorgenti audio/video Full HD e 4K@60Hz con un solo Tv/monitor/videoproiettore.

Supporta gli standard HDR (10, 10+ e Dolby Vision), il canale per l’audio di ritorno (ARC) e il controllo remoto (CEC). La selezione dell’ingresso avviene tramite il pulsante integrato, il telecomando IR o la scansione automatica ciclica.

È conforme alla protezione HDCP 2.2 e supporta i formati audio fino a 7.1 canali (LPCM, Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio).

La matrice HDMI CT384/7 è un vero e proprio distributore audio/video intelligente per indirizzare fino a 4 sorgenti 4K/Full HD a 2 display, con possibilità di scegliere qualunque ingresso per ogni uscita con i tasti integrati o il telecomando in dotazione.

La funzione Scaler consente di ridurre la risoluzione video da 4K a 1080p (senza HDR) nel caso in cui uno dei display non supporti il formato Ultra HD.

È compatibile con i contenuti HDR, è conforme all’HDCP 2.2 e supporta gli spazi colore RGB, YCbCr e xvYCC, il Deep Color, l’ARC e l’audio LPCM a 8 canali (192kHz/24bit). Da segnalare anche la trasmissione dei comandi CEC (CEC Bypass) e la funzione Auto lip-sync per la sincronizzazione audio/video automatica.

Nel catalogo Alpha Elettronica sono presenti altri modelli di matrici HDMI con un vari ingressi e uscite per soddisfare qualunque esigenza di tipo consumer e professionale.

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