Come si ottiene il massimo risarcimento per incidente?

2022-08-21 08:56:09 By : Mr. Raphael Zeng

I passaggi per evitare di prendere un importo inferiore a quello che spetta per il danno da sinistro stradale. Cosa fare se la proposta non convince.

Sei rimasto coinvolto in un incidente stradale e sei convinto di avere ragione: secondo te, l’altra auto non ha rispettato la precedenza in una rotonda e siete andati a sbattere causando danni consistenti alle due macchine. Per di più, la controparte fa un po’ la figura del «galletto» e pretende che tu ti prenda una parte della responsabilità. Probabilmente, il suo tentativo è quello di ridimensionare la sua colpa in modo da uscirne il meno peggio possibile. Ma tu non ci caschi e, a questo punto, hai intenzione di andare fino in fondo. Come si ottiene il massimo risarcimento per incidente?

C’è una procedura da seguire nel modo più scrupoloso possibile per cercare di ottenere il massimo, che poi sarà il giusto, dall’assicurazione. Se non viene rispettato qualche passaggio, è probabile che la compensazione ci sia ma in misura inferiore a quello che ti spetta. E le prime cose le devi fare proprio sul luogo del sinistro, dalla constatazione amichevole (eventualmente firmata anche solo da te) all’individuazione e identificazione dei testimoni. Poi, ci sarà la segnalazione o la denuncia da presentare alla compagnia di assicurazioni e tutto il resto. Ecco come ottenere il massimo risarcimento per incidente.

La polizza Rc auto, o di responsabilità civile, è l’assicurazione obbligatoria che deve essere fatta per tutti i veicoli a motore (auto ma anche motocarri, motociclette, furgoni, ecc.). Garantisce il risarcimento del danno subìto in caso di incidente stradale.

Il risarcimento può essere richiesto seguendo la procedura ordinaria o il risarcimento diretto. Nel primo caso, viene presentata la denuncia del sinistro alla compagnia del veicolo che ha provocato il danno. Viceversa, per il risarcimento diretto bisogna presentarla alla propria compagnia. Recentemente, è stato esteso l’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri dell’Unione europea che operano sul territorio italiano.

La compagnia, accertato che il proprio assicurato non abbia avuto alcuna responsabilità nell’incidente, procede a risarcire il danno coperto dalla polizza. Significa che il sinistro, di per sé, non dà diritto automaticamente al risarcimento ma ci devono essere delle perizie per accertare la dinamica dei fatti e le rispettive colpe (o assenza di colpe) dei conducenti.

Ammesso che il conducente coinvolto nell’incidente stradale non sia ferito al punto di dover essere trasportato immediatamente in ospedale, sul luogo del sinistro occorre fare almeno due cose per ottenere il massimo risarcimento in un momento successivo: la constatazione amichevole e l’identificazione dei testimoni.

Quando il proprietario dell’auto fa la polizza Rc auto, la compagnia di assicurazioni gli consegna, insieme alla polizza, il cosiddetto «modulo blu», oggi chiamato Cai (constatazione amichevole di incidente) che aiuterà l’assicurazione a ricostruire la dinamica di quel che è successo. Va compilato e firmato da entrambi i conducenti, oppure da uno solo se l’altro si rifiuta di accettare quanto riportato nel modulo.

Nella parte superiore della prima pagina bisogna indicare:

Scorrendo il modulo di constatazione amichevole verso il basso, la pagina riporta due sezioni, una accanto all’altra, riservate ai due veicoli coinvolti. Qui vanno riportati per ogni veicolo i:

C’è, poi, uno spazio per disegnare la dinamica dell’incidente in modo da renderla ancora più chiara all’assicurazione. Dopodiché, gli ultimi campi devono contenere eventuali osservazioni e la firma dei due conducenti coinvolti.

La seconda pagina è riservata a tutte le altre informazioni che possono essere di aiuto per ottenere il risarcimento del danno. In particolare, i dati dei feriti e dei testimoni e qualsiasi altro particolare rilevante che riguardi l’incidente.

Se subito dopo il sinistro non vengono riportati sul modulo i danni alla persona ma questi si avvertono in un secondo momento, l’assicurazione li risarcisce lo stesso, purché siano debitamente documentati.

La constatazione amichevole è composta da quattro fogli di carta copiativa. Ogni conducente coinvolto nell’incidente stradale deve tenere due fogli. Uno è riservato a ciascun automobilista, l’altro deve essere consegnato alla propria compagnia di assicurazione.

Se, in automatico, il primo pensiero va alla compilazione della constatazione amichevole, per ottenere il massimo del risarcimento in caso di incidente stradale non vanno dimenticate l’individuazione e l’identificazione dei testimoni. Come detto, i loro dati vengono indicati nella constatazione amichevole.

Questo è molto importante ai fini del risarcimento perché, come confermato recentemente dalla Cassazione [1], la testimonianza di chi ha assistito al sinistro viene ritenuta valida solo se i testimoni sono stati identificati sul posto. Il racconto è attendibile anche quando sono state le forze dell’ordine a identificare i testimoni e a riportare i loro dati nel verbale dell’incidente (leggi anche Incidente stradale: quando non è attendibile il testimone).

Sempre al fine di ottenere il massimo risarcimento in caso di incidente stradale, bisogna fare la denuncia del sinistro alla compagnia di assicurazioni entro tre giorni dall’evento, presentando la constatazione amichevole. Alcune compagnie accettano la denuncia anche online o per telefono.

Nel caso in cui non fosse stato possibile compilare il modulo blu, la denuncia dovrà riportare gli stessi dati sopra elencati, in particolare:

A ciò si aggiungono le indicazioni sul luogo, i giorni e le ore in cui un perito può visionare il veicolo danneggiato.

Se ci sono state delle lesioni alle persone, vanno anche riportati:

Abbiamo detto poco fa che nella denuncia del sinistro presentata alla compagnia di assicurazioni bisogna indicare dove e quanto può essere visionato il veicolo danneggiato da parte di un perito. Per effettuare una stima del danno subìto nell’incidente stradale e, quindi, stabilire il risarcimento massimo, servirà, infatti, che un terzo incaricato, cioè un esperto del settore, possa esaminare l’auto. Ciò serve non solo a poter fare una proposta di risarcimento ma anche ad accertare, in base ai danni riportati, che la dinamica sia stata esattamente quella descritta nella denuncia del sinistro.

L’assicurato potrà chiedere una copia della perizia solo a conclusione dei procedimenti di valutazione, constatazione ed eventuale liquidazione del danno. Alla relazione dell’esperto dovrà essere affiancato il verbale delle forze dell’ordine nel caso in cui fossero intervenute sul luogo dell’incidente. Si tenga conto che il verbale viene pubblicato:

Conclusa e depositata la perizia, l’assicurazione farà un’offerta di risarcimento che l’assicurato potrà accettare, rifiutare oppure ignorare. Ma la compagnia dovrà comunque liquidare l’importo entro 15 giorni.

Nel caso in cui l’assicurato ritenesse l’offerta troppo bassa, per ottenere il massimo risarcimento può fare un ulteriore tentativo di conciliazione con la compagnia. Se nemmeno in questa occasione ci fosse un accordo, c’è sempre la possibilità di avviare una causa in tribunale e di chiedere il riconoscimento di un importo maggiore.

In quest’ultimo caso, cioè per poter andare in giudizio a chiedere il massimo risarcimento, bisogna aspettare che siano decorsi dalla data in cui è stato chiesto il risarcimento tramite raccomandata a/r o via Pec:

Se l’assicurato la spunta, la cifra erogata dalla compagnia entro 15 giorni dalla proposta verrà considerata un acconto dell’importo totale che dovrà riconoscere all’automobilista.

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