Misuratori di campo per hobbisti: cosa sono, come funzionano, quali comprare | 01smartlife

2022-07-23 13:35:32 By : Ms. Joan Zhou

I misuratori di campo, chiamati anche “analizzatori di segnale DTT/SAT”, sono uno strumento utile per installare un’antenna terrestre o una parabola, controllare e tarare centralini Tv, switch e prese, per scovare e risolvere i problemi di ricezione. Ecco come sono fatti, come funzionano e quali sono i modelli che vi consigliamo.

Il misuratore di campo, chiamato anche “analizzatore di segnali”, è uno strumento indispensabile per gli antennisti che realizzano ed effettuano l’installazione e la manutenzione degli impianti di ricezione e distribuzione televisiva terrestre e satellitare.

Questo strumento è di grande aiuto anche ai semplici appassionati che vogliono installare il proprio impianto o quello di amici e parenti, effettuare la necessaria manutenzione e scoprire più velocemente eventuali problemi che impediscono la ricezione come lo spostamento della parabola, un guasto all’LNB o al centralino Tv, l’interruzione del cavo coassiale.

Purtroppo un misuratore di campo professionale costa parecchio, da qualche centinaio a parecchie centinaia di euro, una spesa sostenibile solo da antennisti ed altre figure professionali (anche dal punto di vista fiscale) che lo utilizzano quotidianamente per la loro attività.

Per gli hobbisti e gli appassionati esistono però soluzioni molto più economiche ma altrettanto funzionali che non hanno la pretesa di competere con uno strumento professionale, decisamente più preciso, affidabile e robusto, ma sono comunque di grande aiuto per piccoli e grandi lavori fai-da-te sull’impianto terrestre e satellitare.

Stiamo parlando dei misuratori di campo palmari (o formato “tablet”) che partono da meno di 100 euro per arrivare a 300-400 euro per i modelli più completi e performanti.

I misuratori palmari sono la soluzione ideale anche per gli elettricisti che installano impianti tecnologici nelle nuove abitazioni e devono verificare il corretto funzionamento dell’antenna terrestre e della parabola, sistemare una presa o un partitore, così come per l’antennista professionista alla ricerca di un secondo strumento, più semplice, economico ma altrettanto affidabile.

In questo articolo vi spieghiamo come sono fatti i misuratori da campo per hobbisti, quali sono le dotazioni principali, come si configurano e utilizzano, quali sono i modelli più interessanti adatti alle vostre necessità.

I misuratori di campo per hobbisti sono compatti e leggeri, facili da trasportare e utilizzare anche in situazioni critiche come sul tetto di casa.

La borsa in dotazione e il guscio in gomma presente su alcuni modelli servono a facilitarne il trasporto e a proteggerli da urti, polvere e pioggia, oltre a permettere di appenderli al palo dell’antenna, al supporto della parabola o appoggiarli ad un comignolo durante le misurazioni.

La dotazione di accessori è spesso ricca e comprende, oltre alla borsa, anche i cavi e gli adattatori per il collegamento a antenne, LNB, centralini Tv, partitori e prese (connettori F/IEC), l’alimentatore di rete e l’adattatore accendisigari per caricare la batteria a casa o in auto, eventuali cavi audio/video e, in alcuni casi, anche un telecomando IR per il controllo a distanza.

La batteria, spesso removibile e sostituibile in caso di guasto o necessità, permette di far funzionare il misuratore per almeno 3-4 ore senza dover interrompere il lavoro e cercare una presa di corrente per ricaricarlo.

Tutti i misuratori di campo, anche quelli palmari più economici, sono dotati di display LCD con risoluzione SD (320×240 o 640×480 pixel) oppure HD (es.: 1280×720 pixel) che mostra i parametri del segnale (livello e qualità, sia numerici che grafici), lo spettro e il diagramma di costellazione (che vi spiegheremo tra poco) ma anche le immagini del canale sintonizzato e i suoi parametri (frequenza, polarità, symbol rate, FEC, PID, ecc.).

Tramite il menu OSD è possibile configurare lo strumento proprio come se fosse un decoder, sintonizzare i canali terrestri e satellitari con la ricerca automatica (spesso Blind Scan per scovare qualsiasi segnale anche senza conoscerne i parametri) oppure manuale, organizzarli per nome e satellite, registrarli (se lo strumento supporta la funzione PVR e una porta USB idonea), riprodurre foto, musica e video (sempre dalla USB).

Eventuali uscite audio/video (mini-jack per i segnali analogici o HDMI per quelli digitali) permettono di collegarlo a monitor e televisori per guardare i canali DTT e SAT a casa di amici o in vacanza, anche quelli criptati (es.: tivùsat) se è presente uno slot per moduli CAM Common Interface o una fessura per la smart card.

Eventuali spie led aggiuntive, posizionate sotto il display, permettono di conoscere la polarità H/V e la banda satellitare alta/bassa attive in quel momento, lo stato del sintonizzatore (agganciato – Lock) e la telealimentazione per antenne attive e amplificatori di segnale anche quando il display mostra le immagini televisive, lo spettro o le barre di livello/qualità del segnale.

I comandi si possono impartire con la tastiera integrata, toccando lo schermo (se touch-screen) e, in alcuni casi, anche con il telecomando IR in dotazione.

Il principale scopo di un misuratore di campo è quello di analizzare un segnale terrestre (bande VHF e UHF) e/o satellitare (Ku e C) in tutte le sue principali componenti.

Oltre al livello RF del segnale, ovvero la sua “potenza” misurata in dBµV o dBm, permette di misurare il rapporto segnale/rumore (C/N – Carrier to Noise), il BER (Bit Error Rate) ed il MER (Modulation Error Rate).

La misurazione di BER, MER ed altri “error rate” è di fondamentale importanza per scovare quei problemi, spesso causati dal rumore presente nel segnale per interferenze o malfunzionamenti di prese, LNB o amplificatori dei centralini Tv, che impediscono la ricezione anche quando il livello è adeguato.

Questi parametri numerici, molto spesso, sono accompagnati da una o più barre colorate (con indicatore percentuale) ed altre utili indicazioni come lo stato della frequenza analizzata (agganciata/non agganciata dal sintonizzatore) e il “voto generale al segnale” (più è alto il numero, migliori sono il livello e la qualità del segnale).

Si tratta di indicazioni molto utili per i principianti che non hanno le necessarie competenze tecniche per interpretare i freddi dati numerici e che si accontentano di capire, con un semplice colpo d’occhio, se la parabola o il centralino Tv stanno funzionando correttamente o no.

Altra dotazione standard è il tono acustico con frequenza variabile (basso se il segnale è scarso, alto se potente) che fornisce un valido aiuto quando si deve puntare un’antenna e non si riesce a vedere il display del misuratore di campo.

Una delle funzioni cardine dei misuratori di campo è l’analisi dello spettro delle frequenze terrestri o satellitari.

A differenza di un decoder che può misurare solo un segnale per volta (quello sintonizzato), il misuratore di campo può analizzare l’intera banda (es. VHF e UHF per il DTT, banda Ku per il satellite) in modo da quantificare e comparare tutti i segnali presenti per identificare eventuali anomalie come i “buchi” di ricezione causati da interferenze o guasti all’LNB, al centralino o al cavo coassiale.

La schermata di analisi dello spettro mostra diversi “picchi” o “panettoni” in corrispondenza dei segnali ricevuti, che diventano più o meno accentuati se il segnale aumenta o diminuisce. È una funzione utile quando si sta muovendo la parabola in senso orizzontale (azimut) alla ricerca dei satelliti, per regolare il guadagno dei centralini Tv sulle diverse bande (o porzioni – VHF I, VHF III, UHF IV, UHF V) e verificare il corretto funzionamento di un filtro passa-banda (i “picchi” si azzerano sulle frequenze dove agisce il filtro).

Il grafico dello spettro può essere limitato ad una porzione della banda (zoom) o esteso per avere il quadro generale della situazione. È possibile anche spostarsi con il cursore su un “picco” specifico così da conoscerne la frequenza e il livello raggiunto così come regolare l’attenuazione dei segnali (ovvero la dimensione dei “picchi” e “panettoni”) per meglio visualizzarli sul display.

Altra funzione importante, soprattutto per gli utenti più esperti, è il diagramma di costellazione del transponder satellitare o del mux terrestre. Questo diagramma è la rappresentazione grafica dei gruppi di bit ricevuti in un intervallo di tempo. Se il segnale è ottimale, ovvero senza rumori né interferenze, i punti del diagramma appaiono ben definiti e tutti sovrapposti nella propria area a formare un unico punto. In caso contrario, attorno ai punti si creano aloni che permettono ad un occhio esperto di comprendere il tipo di rumore che affligge il segnale e valutare i necessari correttivi.

In alcuni misuratori di campo è presente anche la funzione Ricerca Loop che compara il livello e la qualità di 6-8 transponder satellitari o mux terrestri con continui aggiornamenti per mostrare lo stato del segnale in tempo reale durante l’installazione dell’antenna o la taratura del centralino Tv.

Per analizzare i segnali ricevuti dalla parabola o dall’antenna terrestre è necessario configurare il misuratore di campo allo stesso modo di un decoder o Tv con tuner DVB-T/T2 o S/S2.

Innanzitutto si sceglie lo slot orbitale o il satellite (es.: Hotbird 13° Est), si sceglie il tipo di LNB (universale, SCR o dCSS) e l’eventuale switch DiSEqC o motore monocavo (DiSEqC 1.2 o USALS).

Poi bisogna modificare le frequenze di O.L. dell’LNB (solo se necessario), selezionare lo standard terrestre (T e/o T2), la larghezza di banda (7 MHz per i canali DTT VHF, 8 MHz per gli UHF) e l’eventuale telealimentazione (solo DTT).

Infine si seleziona uno dei transponder o il numero del canale terrestre (se già memorizzati) oppure si digitano la frequenza da esaminare e i relativi parametri (polarità, SR, FEC, PID audio/video, ecc.).

Completate queste operazioni si accede alla schermata che mostra i parametri del segnale (numerici o sotto forma di barre colorate) e i dati del transponder/mux sintonizzato (frequenza, polarità, modulazione, standard DVB-S/S2/T/T2, larghezza di banda, ecc.).

In questa tabella abbiamo indicato i parametri principali di un segnale DTT e SAT indicando i valori minimi e massimi suggeriti in base alle norme di settore.

Alcuni misuratori, anche economici, permettono di calcolare i parametri di puntamento della parabola, ovvero azimut (movimento in senso orizzontale), elevazione (verticale) e skew (rotazione LNB), senza dover ricorrere alle app o ai siti web come spiegato qui.

Il calcolo è automatico e richiede solo l’inserimento della posizione del satellite (es.: 13° Est per Hotbird), la latitudine e la longitudine del luogo in cui ci si trova (es.: es.: 9,11° EST e 45,3° NORD per Milano). I misuratori più sofisticati (e costosi) possono ricavare automaticamente le coordinate grazie al GPS integrato.

Dopo aver inserito questi dati, nella schermata di calcolo appariranno gli angoli di azimut (es.: 165,9° – ovvero 14,1 gradi a sinistra rispetto al sud), elevazione e skew da applicare alla parabola e all’LNB.

Altra funzione extra, sempre più presente su molti misuratori di campo, è l’ingresso audio/video e l’eventuale uscita di alimentazione per il collegamento di una telecamera di videosorveglianza di tipo analogico o AHD/TVI/CVI (analogico con segnale HD).

È una funzione da non sottovalutare, soprattutto per antennisti, elettricisti e hobbisti che, saltuariamente o frequentemente, si occupano anche dell’installazione e della manutenzione degli impianti di videosorveglianza, per controllare il puntamento delle telecamere (anche di quelle IP con uscita video test di tipo analogico CVBS) e il corretto funzionamento dei cablaggi e di eventuali adattatori (es.: balun per gli impianti con cavo coassiale e Cat.x).

I misuratori dotati di interfaccia seriale RS485 possono gestire anche il movimento delle telecamere motorizzate PZT (Pan, Tilt e Zoom).

Orientarsi tra i tanti misuratori di campo di livello hobbistico in vendita nei negozi fisici e online è un compito molto difficile, soprattutto per chi ha poca esperienza di impianti terrestri/satellitari ma è interessato ad imparare tutto ciò che serve proprio grazie a questi strumenti.

Dopo una lunga ricerca e analisi, abbiamo selezionato per voi quattro modelli con un eccellente rapporto qualità/prezzo, facili da utilizzare, funzionali e con prezzi a partire da soli 79 euro.

Misuratore di campo entry-level, leggero e compatto, adatto alla misurazione dei segnali satellitari (no terrestri) e per l’installazione di parabole, upgrade e manutenzione di impianti (es.: da mono a dual feed).

Il display LCD da 3,5” è piuttosto piccolo ma visualizza i principali parametri del segnale, il menu OSD e i programmi televisivi.

È dotato di uscita video HDMI per il collegamento a Tv/monitor e ingresso video CVBS per decoder, telecamere di sorveglianza, ecc.

Il kit comprende la borsa in nylon con cinghia per il trasporto, il doppio alimentatore/caricabatteria (casa e auto), il cavo audio/video e le istruzioni (inglese/tedesco – no italiano). Disponibile anche nel colore nero a 79,99 euro.

GTMedia V8 Finder Pro è un misuratore economico ma ricco di funzionalità e dotazioni. Analizza i segnali satellitari e terrestri (anche HEVC Main 10), visualizza sul display da 4,3” le principali misurazioni (livello, qualità, rapporto C/N, BER, ecc.), lo spettro, il diagramma costellazione e l’analisi Loop (anche con tono acustico).

Calcola automaticamente i dati di puntamento della parabola (azimut, elevazione e skew), effettua la ricerca dei canali satellitari anche senza conoscerne i parametri di trasmissione (Blind Scan), supporta i canali multistream (servizio) e gli impianti fissi/motorizzati (DiSEqC 1.0, 1.1, 1.2, SCR).

Da segnalare anche l’ingresso video+alimentazione per telecamere AHD, l’uscita USB-C PD, l’uscita HDMI Full HD e la batteria Li-Ion da 4000 mA con 6 ore di autonomia.

Misuratore in formato “tablet”, leggero e comodo da trasportare e utilizzare grazie al guscio in silicone con doppia asola per agganciare la cinghia a tracolla (in dotazione).

Garantisce le principali misurazioni dei segnali DVB-T/T2/S/S2 (anche H.265) come livello (dBµV, dBm o dBmV), C/N e qualità (BER, MER, ecc.). Supporta le parabole fisse (mono/multi feed – DiSEqC 1.0/1.1 e SCR) e motorizzate (DiSEqC 1.2 e USALS) con l’analisi comparata di 8 transponder/mux (Loop Search).

Da segnalare anche l’ingresso video (con uscita +12Vcc dedicata) per il controllo delle telecamere di videosorveglianza, la bussola analogica, la torcia a led integrata, il Mediaplayer via USB (JPG, AVI, MP4, MP3, ecc.), la ricerca Blind Scan, il calcolo automatico dei dati di puntamento della parabola e il tono acustico di agganciamento segnale.

Il Multi-Finder di Edision è uno dei misuratori di campo di livello hobbistico che più si avvicinano a quelli professionali, non tanto nel prezzo ma soprattutto nelle funzionalità e nell’affidabilità delle misure.

Il display da ben 7 pollici (800×480 pixel) permette di visualizzare grafici (spettro, costellazione, barre livello/qualità) e misure (livello, C/N, BER, MER) con una eccellente definizione (800×480 pixel). È compatibile con qualsiasi impianto terrestre e satellitare (anche dCSS).

All’occasione si trasforma anche in un decoder CAS Box molto performante (6000 canali, ricerca Blind Scan, 34 liste preferite, CAS Conax con lettore smart card, PVR, Mediaplayer, IPTV, EPG, ecc.) e in un monitor per telecamere esterne analogiche e AHD (con gestione PTZ via RS485/RS232).

La dotazione è molto ricca e comprende la custodia con maniglie e cinghia a tracolla, la valigetta in nylon imbottita, l’alimentatore da casa e auto, il telecomando e diversi cavi (AV/RS232/alimentazione).

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